#WEWANTCASH – occupazione del centro per l’impiego

10276060_10203964787064286_996474171045887672_nStamattina come student* e precar* di questa città abbiamo occupato simbolicamente il Centro per l’Impiego di via Battisti per contestare la cosiddetta “YouthGuarantee” che insieme al Jobs Act imporrà nuove misure di ristrutturazione del mercato del lavoro all’insegna della precarietà e dello sfruttamento.

Riportiamo di seguito il comunicato distribuito oggi.

NO JOB LET’S ACT – Occupazione del centro per l’impiego

Questa mattina abbiamo occupato il Centro per l’impiego per segnalare l’ennesimo attacco ai giovani precari. Questo è infatti il luogo dove noi giovani, secondo il programma “youth Guarantee” dovremmo elemosinare lavoro gratuito, sotto forma di stage e tirocini non pagati.

Il miliardo e mezzo stanziato dall’Unione Europea per tentare di risolvere il drammatico problema della disoccupazione giovanile, andrà interamente a “incoraggiare” le aziende ad assumere giovani a titolo gratuito. Così il lavoro si sgancia definitivamente dal salario, i fondi pubblici vanno a rimpolpare i bilanci delle aziende “disposte a sfruttarci, e, soprattutto, il dato dei “neet” viene trionfalmente ridotto sotto l’egida del governo Renzi.

La nostra generazione non ha un problema di nullafacenza come il ministro Poletti sostiene, in linea con i ministri del lavoro precedenti, ma un problema di accesso al reddito, reso strutturale da questi provvedimenti.

Il processo di “semplificazione” renziano consiste in precarietà per tutte le forme lavorative, attraverso il Jobs Act, e lavoro volontario gratuito come unica forma di accesso al mercato del lavoro per i giovani che ancora ne sono esclusi.

Come abbiamo già detto il 12 Aprile a Lucca contestando il governo Renzi al Festival del Volontariato, e come indicano chiaramente i percorsi di mobilitazione contro Expo, gigantesco cantiere della precarietà e del lavoro gratuito, e quelli dei professionisti dei beni culturali, il lavoro volontario non è una soluzione che siamo disposti ad accettare.

La rivendicazione che ci porterà a Torino l’11 Luglio contro il vertice europeo sull’occupazione giovanile è quindi quella di un salario minimo europeo e, parallelamente, di un reddito di base incondizionato.

LA NOSTRA GARANZIA È..REDDITO PER TUTT*!

#wewantcash #nojobsact #11L

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