A quasi 3 anni dalla sua nascita, il movimento di Non una di Meno sta esprimendo una forza enorme. A cortei partecipatissimi si affiancano iniziative e dibattiti in cui si è affrontata la questione di una violenza sistemica che va ben oltre gli abusi fisici: violenza che attraversa le condizioni di vita e di lavoro, la costruzione delle identità, la scelta sui propri corpi e la propria sessualità, l’uso e l’abuso dei territori, intesi come intreccio tra ambiente e socialità.
Tra le sfide che ci poniamo c’è sicuramente quella di dare sempre maggior spessore e pragmaticità al concetto di transfemminsimo, costruendo percorsi di decostruzione del binarismo di genere e spazi che siano sempre più attraversabili da soggettività che, con i loro corpi e le loro pratiche, dimostrano l’insufficienza di ogni binarismo, come le soggettività LGBTQ.
Un’altra importantissima sfida è quella di costruire spazi di lotta che possano dirsi effettivamente intersezionali: spazi in cui genere, razza, classe, orientamento sessuale, (dis)abilità siano considerate simultaneamente, senza produrre gerarchie tra le oppressioni e senza obbligare i soggetti a scindere di volta in volta le proprie identità per potersi sentire parte di una lotta piuttosto che di un’altra.
Per questo, in vista della Manifestazione nazionale Non una di meno del 23 Novembre, cogliamo l’invito di Femminismi – Laboratorio sulla storia di idee, pratiche, movimenti, che terrà un incontro su questi temi il 15 Novembre alla gipsoteca e ci incontriamo il 14 Novembre alla Limonaia Zona Rosa per leggere insieme dei testi e confrontarci su questi temi.

Ore 16,30 Letture

Ore 19,30 apericena