Programma della seconda giornata
H 17:00 Le nuove linee del rifiuto del lavoro: grandi dimissioni e alternative ecologiste
con Francesca Coin, Franco “Bifo” Berardi e Andrea Ghelfi
Cosa vuol dire cospirare, oggi? Organizzarsi all’altezza della policrisi e di una società prossima a toccare punti di non ritorno: crisi psichica, economica, climatica e della biosfera, crisi bellica e dei rapporti tra i generi.. Da dove partire, per mettersi in movimento? Da alcuni barlumi di “rifiuto del lavoro”: da chi, dalla pandemia, si dimette da un posto di lavoro vessatorio o sciopera, da chi rifiuta l’attuale modo di produrre perché dannoso per l’ambiente.
Questo dibattito sarà l’occasione per indagare quali siano le diverse forme di rifiuto che definiscono la contemporaneità, prendendo le mosse dal fenomeno delle “grandi dimissioni” che in Italia e non solo, a partire dalla pandemia, ci parla di un mondo del lavoro carico di tensioni, frustrazione e in crisi di legittimità. Da qui, ci collegheremo a quelle esperienze e movimenti che, da una prospettiva ecologista, pongono il problema di “cosa, come e quanto produce” una società, la nostra, sempre più insostenibile. La sfida sarà quella di tenere insieme la giustizia sociale, la fine dello sfruttamento del lavoro e “movimenti più che umani” in grado di ripensare la relazione tra umano e non umano, società e biosfera.
H 21:00 Reading degli operai e operaie Gkn da Alla linea di Joseph Pontus
con Antonio Branchi, Massimo ‘Berva’ Cortini, Tiziana De Biasio, Marco Gori, Tamara Mordoni, Michele Pannone
Regia di Antonio Branchi, Francesca Di Marco, Luisa Salvestroni
Joseph Ponthus ha scritto il suo romanzo-poesia Alla linea un verso alla volta, un verso per ogni turno di lavoro da operaio interinale nelle fabbriche del settore agroalimentare, strappando alla linea il tempo della scrittura. Gli operai e le operaie ex-GKN, , in occasione del Festival di letteratura working class, hanno portato sulla scena i versi di Ponthus. Da 20 mesi in assemblea permanente, da più di sei senza stipendio, le lavoratrici e i lavoratori del Collettivo di Fabbrica scelgono di riprendersi il tempo della narrazione.
Gli eventi si terranno a Exploit – Largo Bruno Pontecorvo – Pisa
Durante le tre giornate sarà presente una mostra fotografica del collettivo e banchetti con libri e autoproduzioni.