Il rapporto IPCC ha allarmato la popolazione mondiale: Il 2018 è stato, a livello globale, l’anno più caldo dal 1800 a oggi.
Da dove vengono queste trasformazioni?
È noto che le principali compagnie petrolifere e carbonifere del mondo producono la maggior parte delle emissioni, seguite dalle grandi piattaforme della mobilità stradale e aerea, dalle industrie chimiche e petrolchimiche, dalle aziende dell’agricoltura e allevamento intensivi e dalla grande distribuzione organizzata. A ciò si aggiungono gli investimenti che le grandi banche mondiali forniscono alle compagnie del petrolio e del carbone.

L’economia e la politica hanno da sempre considerato la natura, l’ambiente, come una risorsa gratuita e infinita, legittimando così l’estrazione di risorse, il consumo del suolo, la devastazione dei territori naturali e lo sversamento di rifiuti nell’ambiente.

Chi sono i veri responsabili del riscaldamento globale?
Chi e quali attività hanno portato il pianeta al collasso?
Chi deve pagare la transizione ecologica verso fonti di energia rinnovabili, tutela dei territori e forme di vita sostenibili?
È possibile un’ “economia verde”, che faccia dell’ecologia e dei vincoli naturali un nuovo terreno di “crescita” del PIL?

Con Salvo Torre, Ecologie politiche del presente, Università di Catania

__________________________________________________________

Video integrale:

Ulteriori approfondimenti: