UN’ASSEMBLEA NON è REATO!

Lo scorso 2 dicembre 2021, il collettivo di eXploit – composto da studentə universitariə e da giovani precariə, e impegnato nelle lotte universitarie, generazionali, transfemministe ed ecologiste della città – organizzava all’interno del Polo Fibonacci dell’Università di Pisa un’assemblea pubblica con gli operai della ex- Gkn di Campi Bisenzio (FI), da mesi protagonisti di una lotta sindacale dopo essere stati licenziati e abbandonati dal fondo finanziario Melrose proprietario dell’azienda. Si trattava, e si tratta tutt’ora, di una lotta sindacale di fortissimo respiro, al centro del dibattito politico nazionale, che coinvolge oltre 400 lavoratrici/tori e che gode di forte consenso sul territorio fiorentino, come hanno dimostrato le manifestazioni di oltre 40.000 persone che si sono tenute a settembre 2021 e a marzo 2022 in difesa di quei posti di lavoro e del salario. Come studentə e precariə, abbiamo sin dall’inizio sostenuto la lotta della ex- Gkn, nella convinzione che le lotte studentesche, transfemministe ed ecologiste siano inseparabili da quelle operaie, che hanno come denominatore comune il contrasto allo sfruttamento degli esseri umani e dei territori per gli interessi economici di pochi.

L’oggi ex rettore Paolo Mancarella non ha mancato, anche in quell’occasione, di confermare la linea repressiva portata avanti durante tutto il suo mandato. Gli uffici dell’ateneo bocciarono, infatti, la nostra richiesta di un’aula per lo svolgimento dell’assemblea, comunicandolo meno di 24 ore prima dell’iniziativa. Ci veniva contestata l’organizzazione di una “assemblea” eccessivamente politica e non di una “conferenza”.

Decidemmo di svolgere in ogni caso l’assemblea all’interno degli spazi universitari, con la semplice azione di entrare all’interno di un’aula del Polo Fibonacci che quel pomeriggio era aperta, agibile, e vuota. Nessuno sfondamento, nessuna forzatura: soltanto un gruppo di studentə che utilizza un’aula vuota per discutere di politica, di quello che accade nella società. Per altro ci limitammo a utilizzare l’edificio rispettando l’orario di chiusura dell’edificio. Oggi, a un anno di distanza, la Procura di Pisa notifica a un attivista del collettivo una denuncia per violazione dell’articolo 633: invasione di edifici altrui al fine dell’occupazione o di trarne altrimenti profitto.

Siamo sdegnatə dalla linea di pensiero e di condotta di colui che, a capo di un’istituzione accademica, denuncia in sede penale uno studente della propria università per aver organizzato un’assemblea politica. Vogliamo sottolineare che gli spazi dell’università sono pubblici e democratici, a disposizione della collettività per riunirsi, discutere, informarsi ed anche organizzarsi. L’università non può essere considerata un “edificio altrui”, bensì uno spazio comune e utilizzabile da tutte le componenti che lo attraversano e utilizzano quotidianamente, nel rispetto reciproco. Vogliamo denunciare l’attacco frontale che l’ex rettore Mancarella ha condotto nei confronti dei collettivi, di cui questo è soltanto l’ultimo, e forse più paradossale, episodio: diffide e divieti a molteplici richieste di iniziative, anche per semplici cineforum, sono state eseguite dal Rettore in persona durante il suo mandato.

Chiediamo al Rettore della nostra Università oggi in carica Riccardo Zucchi, e a tutta la sua amministrazione, un passo indietro rispetto a questa vicenda, che certo non mette sotto una buona luce la nostra comunità accademica, e di ritirare la denuncia contro lo studentə. Chiediamo, in realtà, qualcosa di più importante: di ripristinare una normale agibilità politica e democratica dei collettivi studenteschi all’interno degli spazi dell’ateneo, di chiudere la fase delle diffide e delle denunce, e riaprire quella della circolazione di idee, di vitalità e di partecipazione politica dellə studentə.

CI VEDREMO IN PRESIDIO IL 16 DICEMBRE ALLE 0RE 10:00 DAVANTI AL RETTORATO.

Questo comunicato è sottoscritto anche dal collettivo di Fabbrica GKN.

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