Profumo a Pisa: diamogli il benvenuto!
Martedi 23 aprile accogliamo il ministro Profumo:
concentramento ore 10 in piazza S.Caterina!
Il prossimo 23 aprile la Scuola Sant’Anna ospiterà un dibattito intitolato “Uguaglianza dei meritevoli”, alla presenza del ministro Profumo.
Il titolo stesso dell’iniziativa ci suggerisce l’idea di università portata avanti in questo anno e mezzo di governo tecnico: un’università sempre più per pochi, dove il diritto allo studio si è trasformato in un privilegio da contendersi in una guerra tra poveri.
Già da tempo ci siamo accorti del tranello. Dietro ciò che il ministro e i suoi vassalli chiamano merito si nasconde l’inesorabile mannaia dei tagli, che hanno imposto sacrifici sempre maggiori a tutto il mondo della formazione. Il tentativo è quello di creare una serie di individui sempre più soli e pronti a tutto per sopravvivere.
Nella dismissione totale dell’università pubblica si tenta ancora una volta di frammentare la composizione precaria, dividendola tra meritevoli e non meritevoli, tra molti sommersi e pochi salvati.Nella nostra università, dove l’accesso è sempre più complicato, dove si definanziano progressivamente i servizi mentre si aumentano gli stipendi dei manager, dove pensare solo allo studio è diventato sempre più un lusso, siamo tutti meritevoli.
Laddove la governance universitaria dentro la crisi dell’austerità prova a far cassa chiudendo i nostri luoghi di studio, noi iniziamo ad opporci riaprendoli.
Dove il diritto allo studio, con il decreto Profumo, diventa competitività e corsa all’accreditamento per aumentare la nostra produttività strappandoci ulteriore redditto e garanzie, noi iniziamo ad opporci costruendo cooperazione e rigettando la possibilità stessa del binomio merito/esclusione. Dove le riforme, con i criteri AVA, traducono la logica della competitività e dell’attrattività di capitali sul piano istituzionale dei corsi di studio creando ulteriore selezione e riduzione dell’accesso, noi affermiamo che le nostre capacità non sono oggetto né di valutazione né di mercificazione ma sono la risorsa prima per costruire il nostro presente.
È per questo che saremo in piazza non solo per smascherare l’insopportabile provocazione di chi viene a parlarci di eccellenza tra queste macerie ma anche per iniziare a contrattaccare indicando i responsabili della distruzione del nostro presente e del nostro futuro.