Il 5 aprile si avvicina, come pagheremo l’affitto di questo mese?
Il problema che vogliamo condividere oggi, è tutto meno che un pesce d’Aprile. Siamo giovani abituat* a (sopra)vivere con poche centinaia di euro al mese, guadagnate attraverso mansioni che quasi mai arrivano ad essere riconosciute come “lavoro” da chi pretende di inquadrare le nostre vite in categorie che sono saltate per aria da tempo. Galleggiamo nell’oceano della precarietà, nei settori della socialità e della cultura, della ristorazione e del turismo, della comunicazione e dei servizi alla persona. Nessuna misura di sostegno sembra indirizzata a noi, siamo invisibili.
Le case nelle quali siamo costretti a passare questa quarantena, o dalle quali siamo dovuti fuggire per portare sostegno ai nostri cari, sono ben più della metà dei soldi che mensilmente riusciamo a mettere insieme. E questi soldi, questo mese, non ci sono proprio. In città, moltissim* condividono questa condizione e da più parti ci arrivano notizie e considerazioni simili: “la situazione è eccezionale e io non so come pagare le bollette, non so come comprare da mangiare, a chi chiedo di aiutarmi con l’affitto se anche la mia famiglia è in crisi?”
Quello che vogliamo rispondere innanzitutto è: “Non siamo sol*”.
Stiamo partecipando alla campagna per il Reddito di quarantena perché pensiamo che, nonostante il momento socialmente drammatico e psicologicamente difficile, dobbiamo avere la forza di farci vedere, di affermare il nostro diritto ad un’esistenza degna. Reclamare reddito incondizionato vuol dire riconoscere a tutt* il diritto di vivere in una crisi epocale come quella generata dal Covid-19. Ma sappiamo che le nostre vite, purtroppo, non possono aspettare le risposte del Governo, troppo interessato a non far male a chi ha già troppo e vuole sempre di più.
Lo ammettiamo, non abbiamo molta esperienza nella lotta per l’abitare. Non più di chi ha la semplice abitudine di portare alla luce con i padroni di casa, ogni mese e sulle piccole cose, le proprie ragioni ed esigenze in case che spesso cadono a pezzi. Tuttavia, nella situazione attuale, il tema affitto diventa, ahinoi, urgente e decisivo.
Questione di sopravvivenza, appunto.
Inizia il conto alla rovescia…
Vi invitiamo a scriverci per raccontarci la vostra situazione.
Vi diamo un’informazione importante: gli sfratti sono sospesi, per ovvie ragioni;
Vi diamo anche un consiglio: parlate coi vostri padroni di casa, comprendete lucidamente la situazione che avete di fronte, ma non perdete di vista la vostra situazione, la vostra difficoltà e la vostra assoluta mancanza di colpa nel non avere i soldi per pagare. Evitate le agenzie, se e per quanto possibile provate a contattare direttamente il padrone. Se non ve la sentite, per quanto i vostri problemi economici siano più che reali, non vi buttate giù! Contattateci e proviamo ad affrontare tutto questo. Insieme.
Vi forniamo inoltre i contatti di Unione Inquilini di Pisa, una realtà che conosciamo e che si occupa di sostegno legale e sociale alle situazioni di emergenza abitativa. Siamo in emergenza dentro l’emergenza. Dobbiamo aiutarci, solo insieme possiamo uscirne bene, meglio di prima, con più consapevolezza della nostra forza collettiva.