Un anno di occupazione, un anno di Exploit – sempre in movimento!

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Oggi 9 aprile si festeggia un anno di vita di Exploit. Per festeggiare questo avvenimento, abbiamo deciso di guardarci un attimo alle spalle, esaminare come e perché siamo nati, quali erano i nostri scopi e cosa siamo riusciti a fare in questo movimentatissimo anno.

Vogliamo prima iniziare con un’analisi delle problematiche che hanno portato all’occupazione di Exploit. La chiusura degli spazi delll’Università (l’esempio della Sapienza è sotto gli occhi di tutti) evidenziano come Università e Comune stiano di fatto sempre più spostando i flussi studenteschi e precari, fuori dal centro, verso zone periferiche e fatiscenti.

Il modello che si vuole imporre è quello di uno studente che passi il proprio tempo nella propria facoltà, lontano dalla vita cittadina, assistendo a lezioni che avrà il compito di ripetere diligentemente all’esame. Così si impara presto che quella che ci “ospita” non è una città che potremo considerare come nostra, ma una città che rimarrà solo e soltanto il luogo in cui si trova il laureificio che abbiamo scelto. Nulla ci spinge a vivere la città per dare il proprio contributo: nella società del misurabile e del giudicabile, dato che la crescita personale dello studente non è quantificabile, si preferisce ignorare questo aspetto e dedicarsi alla mera valutazione delle conoscenze acquisite. La condivisione dei saperi e delle idee è completamente trascurata. Uno studente di qualsivoglia facoltà deve solo completare la raccolta firme sul suo libretto, ottenere il pezzo di carta e andare a sfruttarlo da qualche parte. Nell’università della crisi, è meritevole chi riesce ad apprendere un determinato numero di concetti in un determinato arco di tempo.

L’occupazione di Exploit nasce in risposta a questa situazione. In quest’anno di apertura, il numero delle persone che quotidianamente attraversano e vivono questo spazio è cresciuto esponenzialmente. E’ nata un’assemblea eterogenea, orizzontale e aperta a chiunque voglia partecipare per approfondire le tematiche sul vivere a Pisa e nell’Italia della crisi, organizzare una risposta e agire. Ribadiamo: il modello che vogliamo portare avanti è un modello assolutamente orizzontale, in cui chiunque vive lo spazio ha il diritto di dire la sua sulla gestione. Questo spazio non è solo un’aula studio: è un’aula a disposizione degli studenti, non semplicemente attraversata, ma vissuta in molti modi. In un anno di occupazione Exploit ha saputo dare vita a seminari autogestiti, momenti di discussione pubblica, il laboratorio di autoformazione sulla rete “Tied in the Web” e il corso autogestito “OGM: Produzione ed utilizzo in agricoltura” (riconosciuto dall’Università di Pisa come corso da 3 CFU).

Quello che vogliamo è dunque costruire spazi autonomi dentro l’università dove condivisione dei saperi, critica, analisi e azione politica possano fermentare liberamente per poi riversarsi sulla città.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un luogo ad accesso completamente libero, aperto tutti i giorni e completamente autogestito. Uno spazio che promuove lo scambio e la condivisione dei saperi.
Exploit è condividere saperi
Exploit è liberare spazi
Exploit è autonomia e indipendenza
Exploit è socialità e condivisione
Exploit è reclamare reddito
Exploit è sempre in movimento.
Per festeggiare un anno di occupazione: JAM SESSION venerdì 11 alle ore 21.30!

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