Assemblea di Ateneo – Giù le mani dall’Università
12 NOVEMBRE / 17.30 / POLO CARMIGNANI
ASSEMBLEA DI ATENEO (CON SOSPENSIONE DELLA DIDATTICA) SUI PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI IN MATERIA DI UNIVERSITÀ PER INFORMARCI, DISCUTERE E ORGANIZZARE INSIEME LA MOBILITAZIONE DI NOVEMBRE.
Anche quest’anno l’Università subisce tagli e precarietà, a fronte di una finanziaria del governo allineata alla riconversione bellica dell’economia. Mentre aumentano le tasse e peggiorano le condizioni delle nostre infrastrutture e dei nostri corsi, ci avviciniamo alla più grande espulsione di lavoratorə precariə degli ultimi vent’anni: più di 20.000 tra RTDa, assegnistə, borsistə e dottorandə che non vedranno rinnovato il contratto, perdendo il loro lavoro.
Tutto questo accade mentre il governo italiano sferra il suo attacco all’autonomia dell’università e al diritto al dissenso. Le riforme in programma della governance universitaria e dell’ANVUR e il DDL Gasparri vogliono un controllo diretto del governo sull’università, facendone un’istituzione autoritaria e militaresca. Non ci pare un caso che proprio ora, con un colossale piano di riarmo europeo, anche i finanziamenti europei alla ricerca – come da nuovo programma Horizon – prevedano che ogni ricerca debba avere una potenziale applicazione bellica.
Pertanto, siamo in agitazione permanente contro le espulsioni di massa, contro la guerra e il genocidio, contro i tagli al welfare e contro tutte le forme di lavoro sfruttato, verso lo sciopero studentesco del 14 novembre e lo sciopero generale del 28 novembre.
Se l’università produce e riproduce scienza e merci, allora può e deve essere bloccata come ogni luogo di produzione.
Questa è la sfida complessa che ci si pone dinanzi, perché lo strumento del blocco e dello sciopero non sia evocato come semplice formalità, ma si pratichi concretamente, in continuità con il primo sciopero del precariato della ricerca in Italia che si è tenuto lo scorso 12 maggio.

