Un intellettuale inorganico – Marx e la militanza
Come riproporre oggi una discussione su Marx che non ricada nella noia filologica o nelle disquisizioni ideologiche tra correnti politiche irrilevanti?
Nel bicentenario dalla nascita, i momenti accademici dedicati a Marx e alla sua opera sono stati molti. Siano essi focalizzati sulla critica dello Stato o sulla critica dell’economia politica, sul concetto di ideologia o sulla teoria dell’alienazione e dello sfruttamento, al centro dell’indagine e della riattualizzazione stanno sempre i concetti da lui proposti e analizzati.
Ma se la ristrutturazione e la riapplicazione delle sue categorie costituiscono una sfida fondamentale, quest’ultima non può essere compresa senza sapere chi ne era l’autore. Marx era in primo luogo un intellettuale militante: un “lottatore” e una “macchina divoratrice di libri”. Le sue tesi non possono che essere impregnate dell’esperienza vissuta dell’intervento politico, che ne orienta la direzione modificandone continuamente il profilo. La sua vita – come la sua teoria – sono allora un campo di battaglia tutto da attraversare.
A partire dal libro di Marcello musto, “Karl Marx. Biografia intellettuale e politica (1857-1883), dedicheremo una sera al rapporto tra il discorso, l’esperienza e le pratiche di Marx, per riflettere su cosa abbia significato e su cosa oggi significhi studiare nella (e per la) trasformazione radicale dell’esistente
Marcello Musto è professore associato di Sociologia Teorica presso la York University di Toronto. Tra le sue pubblicazioni si segnalano Ripensare Marx e i marxismi (Carocci 2011) e L’ultimo Marx (Donzelli 2016). Marcello Musto è professore associato di Sociologia Teorica presso la York University di Toronto. È autore delle monografie Ripensare Marx e i marxismi. Studi e saggi (Carocci 2011), L’ultimo Marx 1881-1883. Saggio di biografia intellettuale (Donzelli 2016)