Biohacking: beakers, hackers e shakers!
Largo Bruno Pontecorvo
56127 Pisa PI
Italia
Nell’immaginario comune quando si parla di hacker si pensa innanzitutto ad un individuo che fa uso di un computer ed un cavo di rete per entrare in un sistema informatico e capirne il funzionamento. Allo stesso modo dell’hacker informatico, il “biohacker” si chiede come funzionano i meccanismi e i processi che portano alla sintesi di un medicinale, al sequenziamento del DNA, alla stampa 3D di organi e libera il sapere acquisito in modo che sia accessibile a tutti. Il biohacker si oppone alla “privatizzazione” dei progressi fatti in biologia e nelle scienze della vita che le multinazionali attuano tramite strumenti come il copyright sugli articoli pubblicati sulle riviste scientifiche o i brevetti sui farmaci e sui geni.
Eigen Lab presenterà i primi progetti del nascente biohacklab, un laboratorio con l’obiettivo di rendere riproducibili le tecniche e i macchinari dei laboratori di chimica e biologia, costruendoli nello stile do-it-yourself, usando materiale riciclato e autoformandosi mentre il tutto prende forma.
Ospiti per l’occasione sono i ragazzi dell’ OWL – Open Wet Lab di Trento, un’associazione nonprofit con l’obiettivo di rendere le scienze biologiche accessibili a chiunque, combinando biotech e filosofia hacker della libera accessibilità delle risorse e dei dati. Organizzano anche seminari ed attività pratiche di divulgazione, per avvicinare il pubblico al mondo delle biotecnologie ed abbattere quel muro di ambiguità che divide pubblico e ricerca.